una loggetta per miro'
2021
Vettoriale, cm 41x50, 400 dpi
il quadro
Le festose immagini di Joan Mirò si affacciano intorno alla bella loggetta che chiude la via Urbana, nel lato occidentale del borgo.
«Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni», così ha definito Mirò il poeta Jacques Prévert.
In alto appaiono l'uomo e l'animale dipinti nel 1963 per Emili Fernàndez, e dal colle sbucano le "figure e cane di fronte al sole" del 1928.
In basso a sinistra il contadino va in cerca della sua sposa, ma troivba solo la gallina. Gli altri personaggi si affacciano a guardare la donna e la bambina che risalgono la gradinata. Ma tutto potrebbe sparire da un momento all'altro tornando al silenzio delle pietre.
i particolari
La loggetta fa parte di un palazzetto gentilizio costruito in stile rinascimentale come il castello, che presenta una loggia a bifora dello stesso tipo. Dalla loggia si gode la vista di tutta la piana di Navelli, fino al monte Morrone.
Uno strano personaggio sbuca alto da un muro tenendo in mano uno strumento altrettanto strano.
Mamma e figlia risalgono la scalinata di Via Urbana.
La pittura digitale vettoriale elimina la pennellata e la materia pittorica e impone di concentrarsi sulle linee, le forme, i colori. La gestualità della pittura tradizionale è sostituita dal pensiero, che deve analizzare le forme, comprenderne la struttura, scomporle in oggetti e ricomporle in piani sovrapposti. Ne deriva un esercizio di meditazione che depura le immagini fino all’essenziale. Ciò vale sia per i particolari di Mirò, sia per le architetture di Navelli, che svelano l’eleganza delle forme privandosi delle suggestive texture dei muri di calcare.
Un galletto si affaccia alla finestra col suo chicchiricchì
Una gallina canta soddisfatta dopo aver deposto le sue uova, seguita da un grasso pulcino. Nella mia gioventù le galline giravano liberamente per le vie del paese.
