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arte come problem solving 

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Un disegno a matita, un quadro a olio, una fotografia, uno spettacolo di proiezioni multimediali, un ‘immagine in computergrafica, non sono altro che problemi da porsi, da definire correttamente e da risolvere. Sono perciò accomunati da uno stesso metodo di problem solving.

L’immagine delle mie mani, parafrasi di quelle famose di Escher, sintetizza tutta la mia storia, dalla matita alla tavoletta grafica.

La foto delle mani è di mia figlia Silvia, l'elaborazione grafica è mia.

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Un buon processo di problem solving permette di affrontare campi del tutto diversi in cui si presentino problemi simili.

 

Leonardo da Vinci riconosceva lo stesso problema di circolazione dei liquidi in un bacino fluviale o nel sistema cardiocircolatorio.

 

Bruno Munari applicava lo stesso algoritmo per cucinare un piatto di riso o per realizzare un progetto di industrial design.

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Anche io, fin da giovane, ho cercato di lavorare sul metodo, applicandolo in diversi campi come la fotografia, la grafica, la pittura, l’illustrazione, la visualizzazione tecnica, l’insegnamento, la critica musicale, la scrittura di libri e di contenuti web.

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Ed ho semplificato il processo di problem solving in cinque passi:

  1. scopri il problema, anche se si nasconde o non è ancora evidente;

  2. definiscilo come problema che sia possibile risolvere;

  3. cerca più di una soluzione;

  4. decidi quale soluzione applicare;

  5. applicala: se funziona il problema è risolto, se non funziona torna a provare un’altra soluzione.

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Il processo funziona sia per il progetto in generale (raffigurare una testa) sia per un particolare (disegnare e dipingere un occhio).

E' utile per definire dove si vuole arrivare, da dove si vuole partire, che cosa è meglio fare prima e che cosa dopo.

Nel vettoriale è fondamentale per capire come una certa forma va scomposta e ricomposta come un insieme di oggetti grafici da disporre l'uno sopra l'altro, ognuno dotato delle sue caratteristiche di forma, trasparenza, colore.

I miei libri sul problem solving

Questi sono due miei libri dedicati alla risoluzione dei problemi. “12 passi per ottenere ciò che vuoi” serve ad acquisire una mentalità da problem solver, “Fai luce sulla chiave” tratta della definizione del problema, come premessa fondamentale per poterlo risolvere correttamente.

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le mappe mentali

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Fin dai tempi del liceo ho cercato di organizzare idee e conoscenze visualizzandole per mappe gerarchiche, per cui ho trovato molto congeniale la tecnica del mapping e i relativi software. Le mappe mentali sono potenti strumenti di visualizzazione  applicati al problem solving.

“Mappe della mente” è il mio ebook su mappe mentali e concettuali, grafici e altri strumenti di visualizzazione.

problem solving e arte digitale

L’organizzazione gerarchica di oggetti raggruppati per categorie è fondamentale nella grafica computerizzata, sia essa pittorica, vettoriale o tridimensionale.

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Nelle immagini pittoriche il problema è che cosa dipingere prima e che cosa dopo. Invece di dipingere su un solo supporto, sia esso la tela, il legno o la carta, si dipinge su livelli virtuali trasparenti che vengono sovrapposti per formare l’immagine. Sia i particolari (un personaggio, una mano, un copricapo) sia gli strati di chiaroscuro o di colore e gli effetti di sfocatura, prospettiva, saturazione, possono essere posti su livelli e disposti sopra o sotto gli altri livelli, attivati, disattivati, sfumati, resi più o meno trasparenti.

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Il problem solving nelle immagini vettoriali, dove ogni forma è un oggetto, si applica per organizzare gli oggetti, che in una immagine complessa sono centinaia. In genere si creano gruppi di oggetti e si decide chi sta sopra e chi sta sotto. Per esempio le labbra stanno sopra alla faccia, i capelli sopra la fronte ma sotto le orecchie, le palpebre sopra gli occhi.

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