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mon a-moore

2021

Vettoriale, cm 60x75, 400 dpi

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il quadro

Gianfranca, l’amore della mia vita, è alla base della scalinata e dello scorcio in cui si dispongono le sculture di Henry Moore, in una mostra impossibile dove sculture grandi e piccole esprimono la loro monumentalità in contrappunto con le architetture.

Gianfranca Montedoro, cantante, si ritirava spesso a Navelli con i suoi musicisti per provare e inventare, e fece anche un concerto nella Piazza San Pelino.

i particolari

"Testa e spalla" del 1927, e "Ragazzza con le mani giunte" del 1930. Queste sculture nelle dimensioni reali sono piccole, ma spuntando dai tetti delle case mostrano tutta la loro monumentalità.

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Nei primi anni '50 del secolo scorso Moore ha realizzato diversi esemplari di questa donna distesa, in bronzo e in marmo.

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Nella mia mostra impossibile ho tolto il Grande Arco dai giardini londinesi di Kensington per metterlo in cima alla scalinata di Navelli.

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Il Doppio Ovale del 1966 nella fondazione Moore di Perry Green, Hertfordshire, è circandato dal verde, ma anche contro i muri calcarei di Navelli si staglia con le sue forme arrotondate.

Nell'interpretazione vettoriale le forme di Moore accentuanoi la nitidezza di curve e superfici.

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