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il macello e gli animali

2022

Vettoriale, cm  90x60, 400 dpi

il quadro

La più pittoresca di Navelli è la via del Macello, che era situato all’inizio, poco dopo la porta medievale. Quando ci andavo a disegnare da giovane era ancora abitata, poi si spopolò e, abbandonata a se stessa, subì un rapido degrado. La maggior parte degli edifici divenne pericolante o crollò. Ora è stata restaurata e ripulita, e le tracce architettoniche superstiti si colorano col fascino di quelle perdute. Allora era possibile incontrare gli animali, asini, pecore e gallinacei che giravano liberamente per la scalinata. Ora ne restano i fantasmi evocati dalle pitture di Franz Marc, il famoso pittore espressionista di animali, morto giovane nella Prima Guerra Mondiale.

i particolari

Franz Marc dipinse il "Fregio d'asini" nel 1911, anno in cui con Kandinsky fondò Die Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro), probabilmente ispirandosi ad un rilievo egizio della V Dinastia (2500 a. C.) conservato nel museo di Leida.

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Marc rifiutava il colore mostrato dalla luce, e preferiva evocare i colori intrinseci dei suoi animali, con significati simbolici: il blu rappresentava il maschile e lo spirituale, il rosso la pesantezza brutale.

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La "Mucca gialla" è un dipinto del 1911 conservato nel Museo Guggenheim di New York. Il giallo per Marc è femminile, allegro e sensuale. La via del Macello è tutto un susseguirsi di archi di varie dimensioni.

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Due gatti visti da Marc. I gatti erano liberi di circolare dentro e fuori casa grazie alle gattarole, piccole feritoie aperte nelle porte delle case.

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Una pecora, sempre con i colori "pensati" da Marc, e con le linee dinamiche che porteranno all'arte astratta.

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Due capre di montagna. Pecore e capre giravano per le strade insieme con gatti e galline. Ovviamente, le capre erano diverse da quelle dipinte da Marc.

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