L'infografica, ossia la creazione ed elaborazione di immagini con programmi informatici, può essere pittorica (o bitmap) o vettoriale.
Nella grafica pittorica le immagini sono costituite da pixel, microscopici puntini colorati simili alle tessere di un mosaico.
Nella grafica vettoriale le immagini sono costituite da forme geometriche descritte e posizionate da calcoli numerici.
Con la grafica vettoriale, a differenza della grafica pittorica, il file che contiene l’immagine è una specie di iperoggetto, in quanto è un oggetto complesso formato da tanti oggetti grafici più piccoli. Per questa ragione ho scelto questa tecnica per visualizzare a modo mio gli iperoggetti.
Nella grafica pittorica l’immagine risulta dalla diversa colorazione dei pixel, le unità informatiche che contengono le informazioni relative ai colori, alla luminosità, alla saturazione. Si dipinge come se si usasse un pennello, e viene usata nel ritocco fotografico e nella simulazione della pittura a mano.
Nel vettoriale qualsiasi elemento dell’immagine – una forma, una linea, un punto, una superficie, una sfumatura – è un oggetto. L’immagine è fatta di tanti oggetti l’uno sull’altro, o raggruppati fra di loro in modo gerarchico, per esempio gli edifici che compongono l'abbazia, messi tutti nel contenitore “abbazia”.
Gli oggetti che coprono altri oggetti vanno messi sopra di loro, come l’uccello sul cielo, quelli che sono coperti da altri oggetti vanno messi sotto, come l’ala destra rispetto all’ala sinistra.
La visualizzazione in modalità struttura mostra i contorni degli oggetti che compongono l’immagine, svelando la complessità degli strati sovrapposti e l’intreccio di linee, forme e sfumature di cui si vedono solo le linee di contorno.
Poiché il vettoriale ricalcola i vettori da visualizzare in base all’ingrandimento, l’immagine è sempre nitida fin nei più piccoli particolari, come si vede nel cavallino rampante sul perno della ruota dell’auto.
Freddezza, precisione, pulizia di linee, forme e colori sono caratteristiche tipiche del vettoriale, e in certo modo rimandano alle qualità extraumane dell’iperoggetto.