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gli antichi

2022

Vettoriale, cm 100x91, 400 dpi

il quadro

Navelli era una città vestina, poi colonizzata dai romani che la chiamarono Inceruli. La città sorgeva in pianura, nella zona in cui ora c’è il cimitero, e ne restano due colonne scanalate e il nome della chiesa dell’XI sec., Santa Maria in Coerulis. Il reperto vestino più importante è il “Guerriero di Capestrano”, una statua del VI sec. a.C. trovata a pochi chilometri da Navelli. La fila di menhir della necropoli di Fossa ci testimonia dei Vestini dell’età del ferro, insieme con il vaso e il monolite che faceva da base per un torchio. Il drago fa parte del “Letto di Navelli” o “letto funebre della principessa dei Vestini”, un pregevole manufatto d’osso del I sec a.C. trovato nella località di Inceruli sotto Navelli. L’Ercole in riposo viene dal tempio di Ercole Curino venuto in luce presso la Badia Morronese vicino Sulmona da cui viene anche il mosaico con i delfini, sempre intorno al I sec. a.C.

i particolari

Quando ero ragazzo spesso andavamo a vedere il Castello Piccolomini e il Guerriero nelle gite che facevamo in carrozza e in auto a Capestrano, che dista 8 km. Quindi fa parte delle mie icone adolescenziali, anche se era una riproduzione dell'originale che si trova nel Museo Archelogico di Chieti. Probabilmente la sua è una delle influenze adolescenziali che mi hanno portato poi a laurearmi in etruscologia.

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La chiesa romanica di S. Maria in Coerulis risale all'XI sec. e sorge accanto al cimitero sul sito dell'antica città di Incerulae, sulle cui rovine in epoca longobarda sorse il borgo di Cerule, e successivamente sulle colline si formò l'agglomerato di Nabelle. Fino al XIV sec. si parla di "in Cerule" per le zone in pianura, e di "in Navellis" per quelle in collina. La chiesa sorge sulle rovine di un tempio dedicato a Hercules Iovius. 

Incerulae sorgeva lungo la via Claudia Nova, la chiesa lungo il tratturo per il Molise, ambedue importanti accessi settentrionali alla piana di Navelli.

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I resti delle colonne del tempio di Hercules Iovius si trovano a ridosso del muro esterno della chiesa di S. Maria in Coerulis. Il serpente invece proviene da Amiternum, vicino L'Aquila, ed è il coperchio calcareo di un'urna cineraria del I sec. a. C., conservato nel Museo archeologico di Chieti.

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Particolare del "Letto di Navelli", un pregevole manufatto in osso della fine del I sec. a. C.  trovato nel 2006 durante i lavori stradali in una tomba della città di Incerulae.

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Uno dei quindici monoliti-torchio del VII sec. a. C. che servivano come base per torchi da vino, trovati nel 1965 nella Piana di Navelli.

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La necropoli di Fossa, scoperta negli anni '90 del secolo scorso, è una delle più importanti d'Italia, con oltre 500 tombe dall'età del ferro all'ellenismo. La fila di menhir del VII sec. a.C. forse allude alle età dell'uomo.

Dista 27 km da Navelli.

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Vaso del VII sec. a.C. da Caporciano.

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Dal santuario di Ercole Curino a Sulmona, statua ellenistica di Ercole a riposo e mosaico pavimentale con delfini.

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