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mappe della mente

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Vedere, capire, fare. Vedere per capire meglio, capire per fare meglio. Questo è il principio che sta alla base del mapping.

Il nostro sistema percettivo costruisce mappe cognitive di cui ci serviamo per orientarci nel mondo. La costruzione di mappe è stata usata fin dall’antichità per navigare, viaggiare, vaticinare, sintetizzare ambiti di sapere. Astrazione, gerarchizzazione, strutturazione, visualizzazione, sono le facoltà di cui l’uomo si serve per mappare il suo sapere e per orientarsi nel sapere altrui.

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Il pensiero visivo

Dalla medievale Tabula Peutingeriana fino all’attuale visualizzazione vettoriale di big data, teoria e cultura della visualizzazione, dalle caratteristiche del pensiero visivo alle teorie manageriali della gestione a vista.

Il pensiero analogico e digitale, l’apprendimento significativo, la struttura che connette, le mappe cognitive.

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metodi e strumenti

Mappe mentali e concettuali, grafici, istogrammi, rappresentazioni concettuali, grafica vettoriale e bitmap. Visualizzazione di testi, per comporenderli meglio e velocizzarne la lettura.

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Gestione a vista

In senso stretto la gestione a vista è un metodo gestionale messo a punto dalla Toyota a metà circa del secolo scorso. In senso più ampio è il colpo d’occhio che permette di cogliere strutture, significati, tendenze, e che è alla base della rappresentazione di idee e informazioni, dalle pitture preistoriche fino alla visualizzazione dei big data.

L’aquila rappresenta bene la gestione a vista, perché ha ampie visioni panoramiche e sintetiche dall’alto con cui domina le strutture, ma in un attimo può scendere a catturare un topo con una visione analitica e mirata sull’obiettivo.

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